Category WEDDING PLANNING

In Italia, si sa, il matrimonio è una cosa molto seria così come le superstizioni: anche i soggetti solitamente meno superstiziosi non rischiano di sfidare la Dea bendata sperando che, nel loro giorno speciale, sia davvero tutto perfetto.


Ma quali sono e da quali storiche tradizioni derivano le usanze tipiche più famose in un matrimonio all’italiana?

Nella prima parte del blog abbiamo parlato di alcune delle usanze più comuni e riconosciute durante l’organizzazione di un matrimonio e lo svolgimento di un ricevimento, legate soprattutto alla figura della sposa.

I significati che si celano dietro la scelta di velo e colore dell’abito da sposa, come questa tradizione si è costruita e modificata nel tempo diventando una sorta di istituzione nella storia del costume e della moda.
 E non poteva certo mancare una delle tradizioni più radicate nella cultura del matrimonio, il lancio del bouquet: come comporlo, in che momento e come lanciarlo.

Ma usanze e tradizioni del matrimonio made in Italy non finiscono qui: in questa seconda parte del nostro wedding blog approfondiremo usanze meno conosciute ma con una lunga e curiosa storia alle spalle.

1. “Né di venere né di marte, non si sposa né si parte, né si dà principio all’arte”. 
Quanti conoscono il vero significato di questo detto popolare? Da dove prende origine questo proverbio? E ancora oggi influisce realmente sulla scelta del giorno del matrimonio?


Il proverbio affonda le radici nella tradizione dell’epoca romana: nell’Antica Roma il martedì e il venerdì erano i giorni di chiusura dei “magistrali”, gli uffici preposti alle autorizzazioni e licenze, e dunque non si poteva richiedere licenza di matrimonio, permesso di viaggio e permesso per le tabarnae (osterie). 


Il proverbio, all’epoca, probabilmente era solo una filastrocca in latino che serviva a ricordarsi dei giorni di chiusura e col tempo ha assunto connotazione negativa nella cultura nazionalpopolare.
Secondo i sostenitori di questo detto è consigliabile evitare questi due giorni per celebrare il matrimonio.


Il martedì appartiene a Marte, il Dio della guerra, si pensa quindi che il matrimonio potrebbe cominciare col piede di guerra; il venerdì, invece, secondo la cabala rappresenta l’insieme degli insegnamenti esoterici e mistici propri dell’ebraismo rabbinico, ed è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. 
Per questo non è da accostare ad un evento tanto lieto quanto il giorno delle nozze.

Inoltre, il venerdì è anche il giorno di Venere, dea dell’amore e della bellezza femminile: quindi un giorno che nasce sotto l’influenza della femminilità, lussuriosa e ingannatrice.

D’altro canto ci sono dei giorni più favorevoli, almeno secondo le indicazioni degli astri: il lunedì – giorno dedicato alla Luna, astro e dea delle spose – indica buona salute; il martedì, anche conosciuto come il giorno che porta ricchezza sicura, condizione favorevole per iniziare una vita insieme. 
Entrambi i giorni sono consigliati per la coppia.


2. Una delle tradizioni più lunghe e radicate nella cultura del wedding è, naturalmente, il taglio della torta.

Nell’immaginario collettivo, la torta ha sempre rappresentato la parte finale di qualsiasi festeggiamento ma, lo è specialmente durante un ricevimento di nozze.
 Il taglio della torta rappresenta un gesto di cortesia della nuova coppia nei confronti degli invitati, una piccola attenzione riservata dai “padroni di casa” ai loro ospiti.

Secondo tradizione la prima incisione deve essere dello sposo e terminata dalla sposa: i due coniugi dovranno sempre impugnare il coltello insieme (la donna dovrà afferrarlo con la mano destra e lo sposo appoggerà la sua sopra quella di lei).

In passato gli sposi erano soliti conservare l’ultimo piano della torta nuziale per poi consumarlo in occasione del battesimo del primo figlio.
 Oggi questa usanza è leggermente cambiata: alcune coppie scelgono di mangiare l’ultimo piano della torta il giorno del loro primo anniversario di matrimonio.

N.B. naturalmente, se desiderate seguire questa golosa ma “prolungata” usanza, assicuratevi prima che la torta si possa conservare adeguatamente tramite congelazione.

Molto curiosa anche un’antica tradizione vittoriana: una volta cotta, la torta nuziale doveva nascondere al suo interno degli charms, piccoli ciondoli accompagnati da nastrini di seta che gli ospiti dovevano trovare.

Un anello come simbolo di matrimonio imminente; un’ancora simbolo di avventura; un cuore, simbolo di una storia d’amore; una stella, simbolo di desiderio pronto ad avverarsi.

Dopo queste nuove curiosità sulle tradizioni ricorrenti nel matrimonio, non ci resta che chiedervi quanto conta per voi la superstizione e cosa non potrebbe mai mancare nel ricevimento del vostro giorno speciale?

Due blog non bastano a raccontarle tutte: ci sono tante curiosissime usanze e ricorrenze del matrimonio all’italiana da scoprire… forse nella nuova, terza parte?
Continuate a seguire il nostro wedding blog per scoprirlo!